SENO DERMOIDE

Il Seno dermoide è una malformazione congenita, cioè presente dalla nascita, tipica della razza Rhodesian Ridgeback ( è stato riscontrato anche in altre razze sebbene senza una evidente derivazione genetica, ad esempio nei Siberian Husky, Yorkshire Terrier, l’English Springer Spaniel, il Golden Retriever, lo Shih tzu e il Boxer) causata  da un difetto di separazione del foglietto embrionale ectodermico  ( dal quale derivano cervello , midollo spinale e cute ) dal tubo neurale.

 

Si tratta di un invaginamento tubolare dell’epidermide che si estende dalla superficie della cute, lungo la linea mediana dorsale del corpo, nei tessuti sottostanti sino ad una profondità variabile.

Le pareti interne del seno sono rivestite da cute con i suoi annessi , peli e ghiandole sebacee , i peli per lo più trattengono le cellule cutanee desquamate e  il sebo all’interno del seno creando, unitamente al ridotto calibro del seno stesso, un ambiente ideale per lo sviluppo di infezioni batteriche. Nello stesso soggetto sono stati descritti anche più seni dermoidi contemporaneamente.

 

 Questa patologia si riscontra esclusivamente a livello della linea mediana dorsale, sia a livello della testa che di collo e tronco. 

 

Nei Rhodesian non si presenta mai a livello della cresta infatti la sua localizzazione tipica è sempre anteriore o posteriore rispetto a questa.

 

Nel 1966 Mann & Stratton classificarono il seno dermoide in 5 diversi tipi in base alla profondità e alle strutture coinvolte, classificazione che ancora oggi trova condivisione nella comunità scientifica.

Il tipo I con estensione dal cute al legamento sopraspinoso ( zona intrascapolare o sacrale) o al legamento nucale ( zona cervicale).

Il tipo II dove il seno non raggiunge né il legamento sopraspinoso né il nucale ma comunque è connesso ad essi tramite un lacerto fibroso.

Il tipo III simile ai precedenti ma con nessuna connessione con il legamenti citati , ma termina a fondo cieco a livello o di cute o di muscolatura profonda.

Il tipo IV, raro, che arriva in profondità fino alla colonna vertebrale e volte si connette con la dura madre ( la più esterna delle meningi)

Il tipo V detta anche cisti dermoide senza connessioni con la cute e di difficile identificazione solo alla palpazione.

 

Un recente studio condotto alla facoltà di Medicina Veterinaria  dell’università di Uppsla ( Svezia) sui seni dermoidi proprio del Rhodesian,  ha introdotto un sesto tipo (VI)  evidenziando una particolare forma di seno dermoide che si sviluppa esclusivamente nella regione sacrale alla base della coda e chiamato LTF ( Lipoma of terminal filum). 

Tuttavia le sue caratteristiche sono diverse dal classico seno dermoide essendo generato da accumulo di tessuto adiposo ( cellule muscolari, piccoli vasi e connettivo) piuttosto che di materiale di origine ectodermica ( peli, ghiandole).

Fig 1 Termografia che evidenzia un punto freddo di 2.2 gradi inferiore rispetto alla temperatura cutanea  media della stessa zona e di 3,7 gradi inferiore alla temperatura più alta di un punto adiacente.  (© Clinica Veterinaria Caravaggio)
Fig 1 Termografia che evidenzia un punto freddo di 2.2 gradi inferiore rispetto alla temperatura cutanea media della stessa zona e di 3,7 gradi inferiore alla temperatura più alta di un punto adiacente. (© Clinica Veterinaria Caravaggio)

La sintomatologia varia in base al tipo, generalmente i tipi I, II III sono asintomatici tranne se vanno incontro a processi flogistici o infettivi, il tipo IV può invece causare deficit neurologici anche importanti ( si va dai difetti di deambulazione alla paresi e all’incontinenza fecale e urinaria vista la localizzazione preferenziale del tipo IV nella zona sacro-coccigea).

La diagnosi può essere fatta precocemente con la palpazione ( essendo al corrente della patologia) facendo scorrere la cute tra le dita evidenziando cosi la presenza di un cordone spesso e fibroso. Oggi con una nuova tecnica di ausilio diagnostico non invasiva, la termografia,  è possibile rilevare la presenza di un punto freddo rispetto alla cute circostante che evidenzia l’ingresso del seno anche se coperto da pelo. Limite di questa tecnica è il costo dell’attrezzatura e la formazione del medico in capo a questa tecnologia. In alcune strutture che si occupano di medicina sportiva ( la nostra Clinica utilizza la termografia in Medicina Veterinaia), scansionando di routine i cani con la termocamera è possibile individuare alterazioni  della temperatura riconducibili a diverse patologie.

Fig.2 Stessa termografia precedente che evidenzia il punto preciso. (© Clinica Veterinaria Caravaggio)
Fig.2 Stessa termografia precedente che evidenzia il punto preciso. (© Clinica Veterinaria Caravaggio)
Fig.3 Dopo rasatura della cute si evidenzia l’ingresso del seno dermoide .( © Clinica Veterinaria Caravaggio)
Fig.3 Dopo rasatura della cute si evidenzia l’ingresso del seno dermoide .( © Clinica Veterinaria Caravaggio)
Fig.4 Asportazione chirurgica del seno dermoide.( © Clinica Veterinaria Caravaggio)
Fig.4 Asportazione chirurgica del seno dermoide.( © Clinica Veterinaria Caravaggio)

Altra possibilità diagnostica è la fistulografia con mezzo di contrasto in radiologia che permette di evidenziare il tragitto e l’eventuale comunicazione con lo spazio subdurale.

L’esame TAC o RSM ( risonanza magnetica) è utile in tutti quei casi in cui ci sia già sintomatologia neurologica o se accessibile anche in fase di tipizzazione del seno per programmare la chirurgia.

La terapia è esclusivamente chirurgica e consta nell’asportazione di tutto il tragitto del seno , nei tipi I, II e III può risultare in generale un intervento piuttosto agevole, diverso nel tipo IV dove il coinvolgimento vertebrale o durale ne aumenta la difficoltà anche per quanto riguarda le complicazioni di tipo settico.

Fig.5 Sendo dermoide completamente asportato dove si nota la parte superficiale spessa e la parte finale assottigliata a fondo cieco.( © Clinica Veterinaria Caravaggio)
Fig.5 Sendo dermoide completamente asportato dove si nota la parte superficiale spessa e la parte finale assottigliata a fondo cieco.( © Clinica Veterinaria Caravaggio)

Mann G.E., Stratton J.:Dermoid sinus in the Rhodesian ridgeback. Journal of Small Animal Practice, 1966, 7, 631-642.

Tshamala M., Moens Y.: True dermoid cyst in a Rhodesian ridgeback. Journal of Small Animal Practice, 2000, 41, 352-353.

Bojrab M.J.: Le basi patogenetiche delle malattie dei piccoli animali. Giraldi editore, Città di Castello, 2001, 241-242.